I cittadini italiani residenti all’estero possono beneficiare delle agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa in Italia. A ribadirlo è l’Agenzia delle Entrate, che con la risposta all’interpello n. 28/2025 ha fornito importanti chiarimenti circa l’applicabilità del bonus in caso di residenza all’estero.
Il beneficio, subordinato al rispetto di tutti i requisiti ordinariamente previsti dalla normativa di riferimento, è riconosciuto anche quando l’acquirente non risieda attualmente in Italia, purché l’immobile sia situato in un Comune in cui l’interessato abbia avuto la residenza in passato o vi abbia svolto attività lavorativa. Non è necessario, invece, che si tratti dell’ultima residenza antecedente al trasferimento all’estero.
La disciplina conferma quindi un’interpretazione estensiva, ammettendo l’agevolazione per immobili ubicati in Comuni nei quali l’acquirente possa dimostrare di aver mantenuto, nel tempo, legami personali, familiari o professionali. In sostanza, il Fisco riconosce l’importanza di un radicamento storico con il territorio, aprendo la strada ad acquisti immobiliari funzionali a mantenere o ristabilire legami con i luoghi di origine.
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