Lavoro sportivo, i chiarimenti: ritenute, premi e soglia IRAP

7 Ottobre 2025
Categoria:

Con la risposta n. 14/2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti sul trattamento fiscale e contributivo dei lavoratori sportivi, sia nel dilettantismo che nel professionismo, in attuazione della riforma introdotta dal decreto legislativo n. 36/2021.

Il documento affronta vari aspetti applicativi, dall’applicazione delle ritenute alle soglie di esenzione, fino ai premi sportivi e all’imposizione IRAP per gli enti sportivi.

In base all’articolo 36, comma 6, del D.Lgs. 36/2021, i compensi dei lavoratori sportivi dilettanti non sono imponibili fino a 15.000 euro annui. L’Agenzia precisa che non deve essere applicata alcuna ritenuta d’acconto entro tale soglia, purché il lavoratore rilasci all’associazione dilettantistica una dichiarazione autocertificata dei compensi percepiti. Superato il limite, l’associazione dovrà applicare la ritenuta del 20% sulla parte eccedente.

Per i lavoratori autonomi e per chi aderisce al regime forfettario, restano fiscalmente rilevanti solo i compensi che superano i 15.000 euro. Tuttavia, l’intero importo percepito concorre alla determinazione del limite di ricavi e compensi per l’accesso al regime forfettario. Ai fini della verifica per il 2024, rilevano solo i rapporti di lavoro sportivo attivati nel 2023, restando esclusi i compensi qualificati come redditi diversi (articolo 67, comma 1, lettera m, del TUIR).

In merito ai premi legati ai risultati sportivi, l’Agenzia distingue tra dilettantismo e professionismo:

  • i premi previsti dai contratti di lavoro sportivo (sia subordinati che autonomi) non sono soggetti a ritenuta a titolo d’imposta ai sensi dell’articolo 30 del DPR 600/1973, poiché costituiscono parte variabile della retribuzione;
  • sono invece soggetti a ritenuta i premi erogati direttamente dalle Federazioni sportive ad atleti o tecnici convocati in Nazionale, secondo la disciplina dell’articolo 36, comma 6-quater, del D.Lgs. 36/2021;
  • restano infine escluse dalla ritenuta le somme corrisposte agli enti sportivi in quanto tali.

Ultimo punto affrontato: la rilevanza IRAP dei compensi corrisposti ai collaboratori sportivi dilettanti. Il D.Lgs. 36/2021 ha introdotto un’esclusione ai fini IRAP per i compensi fino a 85.000 euro annui. L’Agenzia chiarisce che tale soglia non rappresenta una franchigia: se superata, l’intero importo concorre alla base imponibile IRAP, e non solo la parte eccedente.

Per avere informazioni e aggiornamenti tramite la nostra Newsletter, registrati qui
Se sei interessato in merito ad eventi e novità fiscali che riguardano il nostro CAF seguici su Linkedin e Facebook

Articoli Correlati

magnifiercross