Manovra 2026: le nuove leve fiscali

5 Dicembre 2025
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La Manovra 2026 punta con decisione sul fronte degli investimenti produttivi, dell’innovazione e della competitività delle imprese italiane. Nel pacchetto di misure dedicate al tessuto produttivo, il Governo reintroduce un incentivo molto atteso dalle aziende: l’iper ammortamento, già protagonista delle precedenti stagioni di politica industriale.

Il ritorno dell’agevolazione, previsto dall’articolo 94 del Ddl Bilancio, sostituisce l’IRES premiale, cancellata dal Governo e ritenuta meno efficace nel sostenere i programmi di investimento e la creazione di nuova occupazione.

Il nuovo iper ammortamento prevede una maggiorazione del costo fiscale dei beni materiali e immateriali acquistati dalle imprese, con l’obiettivo di stimolare investimenti ad alto contenuto tecnologico e, in particolare, quelli funzionali alla transizione digitale ed energetica.

Sono ammesse tutte le imprese titolari di reddito d’impresa che effettuano investimenti in beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate in Italia.

Periodo agevolato:

  • Investimenti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2026.
  • Proroga al 30 giugno 2027 per ordini accettati entro il 31 dicembre 2026, con pagamento del 20% di acconto entro la stessa data.

La maggiorazione varia in base all’importo dell’investimento e alla tipologia del progetto.

Per investimenti che contribuiscono alla transizione ecologica (ex Transizione 5.0):

MaggiorazioneImporto investimento
220%fino a 2,5 milioni €
140%tra 2,5 e 10 milioni €
90%tra 10 e 20 milioni €

Per altri investimenti in beni strumentali:

MaggiorazioneImporto investimento
180%fino a 2,5 milioni €
100%tra 2,5 e 10 milioni €
50%tra 10 e 20 milioni €

L’obiettivo è duplice: accelerare la transizione tecnologica delle imprese e sostenere gli investimenti in efficienza energetica e autoproduzione da fonti rinnovabili. Tra i beni agevolati rientrano infatti anche gli impianti per la produzione di energia destinata all’autoconsumo.

La Manovra rinnova anche uno degli strumenti più utilizzati dalle PMI italiane: la Nuova Sabatini, dedicata al finanziamento agevolato per l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti, hardware, software e tecnologie digitali.

La misura, confermata senza modifiche sostanziali, resta un canale centrale per la modernizzazione del parco produttivo, con particolare attenzione ai processi di digitalizzazione e alla capitalizzazione delle piccole e medie imprese.

La Manovra conferma inoltre la proroga dei crediti d’imposta per le Zone Economiche Speciali (ZES) e per le Zone Logistiche Semplificate (ZLS), strumenti particolarmente rilevanti per il Mezzogiorno.

ZES:

  • Credito d’imposta fino al 45% degli investimenti, variabile in base alla dimensione dell’impresa e alla regione.
  • Risorse stanziate:
    • 2,3 miliardi di euro per il 2026
    • 1 miliardo nel 2027
    • 750 milioni nel 2028

Per accedere è prevista una doppia comunicazione all’Agenzia delle Entrate: una preventiva sulle spese programmate e una integrativa per certificare gli investimenti effettivamente realizzati.

ZLS:

  • Linea di finanziamento triennale: 100 milioni l’anno dal 2026 al 2028.
  • Obiettivo: potenziare le aree produttive connesse ai principali porti italiani.

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