Il nuovo Statuto dei diritti del contribuente (D.Lgs. 219/2023) e il D.Lgs. 1/2024 hanno introdotto una novità: una pausa programmata nell’invio delle comunicazioni fiscali più frequenti e invasive. Dal 1° al 31 dicembre di ogni anno, infatti, l’Agenzia delle Entrate si impegna a non trasmettere avvisi bonari, esiti dei controlli automatizzati e formali, né lettere di compliance.
Nasce così la “tregua fiscale natalizia”, una sospensione strutturale che affianca quella già operativa nel mese di agosto.
Diversamente dalla tregua estiva, però, quella natalizia non sospende i termini: blocca soltanto l’invio delle comunicazioni. Una misura di civiltà amministrativa che mira a ridurre lo “stress fiscale” di fine anno, senza intaccare gli obblighi già sorti.
L’obiettivo è duplice:
Atti sospesi dal 1° al 31 dicembre:
Atti che possono comunque essere notificati:
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