Conto alla rovescia per chi ha in programma nei prossimi mesi l’acquisto di una casa antisismica, realizzata da una demolizione con ricostruzione. Ci sarà tempo fino al prossimo 30 giugno per intercettare l’agevolazione al 110%, firmando il rogito, dopodiché si scenderà fino al 75 o all’85%, a seconda dei livelli di sicurezza dell’immobile. Nel quesito al Mef si spiega che, nella norma della legge di Bilancio che proroga il superbonus, si fa riferimento ai soggetti che effettuano gli interventi oggetto di rinvio: si parla, tra gli altri, di persone fisiche, di proprietari unici, di condomìni, ma mai dei soggetti che attivano il sismabonus acquisti, cioè le imprese di costruzioni. «Resta pertanto in dubbio alla scadenza del 30 giugno quale sarà il regime da applicare - agevolato od ordinario - e la percentuale ad esso riferita». In sostanza, non è chiaro se la manovra abbia prorogato o meno il sismabonus acquisti al 110 per cento. Il ministero dell’Economia risponde, dopo avere consultato l’agenzia delle Entrate. E spiega che l’Agenzia, con la risposta a interpello 57/2022, ha precisato che «affinché gli acquirenti persone fisiche di unità immobiliari residenziali possano beneficiare del superbonus per l’acquisto di case antisismiche, è necessario che i requisiti richiesti sussistano nel periodo di vigenza della norma. Conseguentemente, è necessario che l’atto di acquisto relativo agli immobili oggetto dei lavori sia stipulato entro il 30 giugno 2022». Quindi, per gli acquirenti di queste unità non trovano applicazione le proroghe della legge di Bilancio 2022, che hanno esteso la vita del 110%, con alcune eccezioni, fino al 31 dicembre del 2025.
Fonte: Redazione TFDC
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