Si prefigurano errori nel 730 reso disponibile dall'Agenzia delle Entrate per i beneficiari della detrazione maggiorata in condominio.
Per le persone fisiche proprietarie di immobili ubicati all'interno di edifici condominiali che nel 2020 hanno effettuato lavori ammessi al superbonus del 110%, la dichiarazione predisposta dall'Agenzia delle Entrate sarà quasi certamente errata. La causa risiede nella comunicazione in Anagrafe tributaria delle spese attribuite ai condomini per lavori effettuati sulle parti comuni nell'anno 2020: l'Agenzia delle Entrate ha richiesto agli amministratori di indicare anche le spese per gli interventi per i quali il condominio e i singoli condòmini si sono avvalsi dell'opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura.
Così facendo, in Anagrafe tributaria sono arrivate indicazioni relative a quote di detrazione Irpef a favore dei singoli condòmini che, in realtà, non possono essere utilizzate proprio per effetto della suddetta opzione. Quando il superbonus o le altre detrazioni edilizie sono stati ceduti a terzi, si legge nelle istruzioni alla dichiarazione dei redditi 2021 delle persone fisiche, i contribuenti cedenti non hanno più diritto alla detrazione delle stesse voci nella loro dichiarazione, avendo trasferito a terzi tale diritto.
In questa situazione, se i contribuenti non verificano attentamente gli appositi quadri dei modelli 730/2021 e se non procedono alla cancellazione della quota di detrazione erroneamente inserita dal Fisco, finiranno per trasmettere una dichiarazione dei rediti che esporrà un credito maggiore di quello spettante o un debito minore di quello effettivo.
Risultato? Una sicura rettifica dell'Agenzia delle Entrate con tanto di sanzioni e interessi a carico del contribuente.
Tale situazione è davvero difficile da comprendere.
Non è chiaro, infatti, il perché le Entrate, pur sapendo che chiedere agli amministratori di condominio di effettuare tali comunicazioni avrebbe inficiato la bontà dei modelli precompilati, non sono intervenute in tempo per correggere il problema.
Il termine per l'invio in Anagrafe tributaria della comunicazione relativa alle spese sulle parti comuni degli edifici condominiali è, infatti, scaduto il 16.03.2021.
Può darsi che l'Agenzia abbia ritenuto importanti tali informazioni, al punto tale da preferire la loro acquisizione a scapito della bontà dei modelli precompilati.
Qualunque sia la ragione per cui si è deciso di richiedere tali dati, resta comunque il fatto che, salvo interventi correttivi in extremis, le precompilate dell'anno 2020 conterranno all'origine gli errori sopra indicati.
Per evitare la trappola in oggetto, i contribuenti dovranno esaminare con attenzione il quadro RE del modello 730/2021. All'interno di tale quadro dovranno verificare le sezioni dedicate alle spese per il recupero del patrimonio edilizio, per misure antisismiche, bonus facciate e superbonus. Se fossero presenti spese per l'anno 2020 per le quali risulta barrata la casella relativa al 110%, il contribuente, una volta appurato che tali spese coincidono con la quota millesimale di sua spettanza per i lavori effettuati dal condominio e oggetto di cessione o sconto in fattura, dovrà rettificare la dichiarazione precompilata, eliminando tale rigo.
Se tale verifica non verrà eseguita, il contribuente invierà una dichiarazione errata esponendosi alle conseguenze sopra ricordate.
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