Le commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera hanno approvato un emendamento al Decreto Milleproroghe che prevede il differimento del termine di pagamento delle rate da corrispondere nel 2023 e di quella in scadenza il 28 febbraio 2024. Così facendo, si allungano i termini della rottamazione quater, con la possibilità di pagare entro il 15 marzo 2024 anche le prime due rate scadute.
In sostanza, la modifica stabilisce che il contribuente non decada, bensì potrà effettuare il versamento integrale previsto entro il 15 marzo 2024. Alla nuova scadenza, viene ulteriormente applicato un termine di tolleranza di cinque giorni previsto dalla norma.
Secondo i numeri forniti dalla sottosegretaria al ministero dell'Economia e Finanze Lucia Albano, gli incassi della rottamazione quater nel 2023 ammontano a 6,8 miliardi di euro, di cui 6,5 miliardi riferiti al pagamento delle rate in scadenza nello stesso anno e 0,3 miliardi riferiti a scadenze successive e già versati dai contribuenti. E rispetto agli importi per le rate in scadenza nel 2023, pari a 11,9 miliardi di euro, il tasso di decadenza complessivamente registrato si è attestato al 45,4%, pari a 5,4 miliardi. Una percentuale nettamente inferiore rispetto a quella registrata con riferimento alle precedenti procedure di agevolazione agevolata". I tassi di decadenza sono stati infatti del 53% nella prima rottamazione, del 67% nelle seconda e del 70% nella terza.
Si ricorda che potranno beneficiare della stessa opportunità anche i contribuenti che sono residenti nei territori colpiti dalle alluvioni di maggio. E che, già adesso, seguono un calendario dei pagamenti posticipato di tre mesi rispetto a quello ordinario.
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