Il Decreto Milleproroghe ha prorogato fino al 31 dicembre 2024 il bonus Ipo, che permette alle piccole e medie imprese di ottenere un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per le consulenze necessarie per la quotazione in Borsa. Complessivamente sono stati stanziati qualcosa come 6 milioni di euro, mentre l’importo massimo dell’agevolazione risulta essere pari a 500.000 euro.
I soggetti che possono beneficiare di questo incentivo sono le piccole e medie imprese italiane, secondo la definizione prevista dall’Unione europea. Il bonus può essere utilizzato per la quotazione ai mercati regolamentati che non regolamentati. L’importo massimo del credito d’imposta per singola PMI è stabilito in 500.000 euro.
Lo stanziamento previsto dalla Legge di Bilancio 2018 era pari a 80 milioni di euro, importo complessivo che poteva essere utilizzato per le ammissioni del triennio 2018-2020. L’incentivo è stato prorogato di anno in anno dalle Leggi di bilancio 2021, 2022 e 2023. Contestualmente è stato previsto uno stanziamento, ogni anno, di 10 milioni di euro.
In conclusione, il bonus Ipo costituisce una forma di incentivo a favore delle piccole e medie imprese, che si adatta maggiormente al mercato azionario per le sue caratteristiche di immediata comprensione. e soprattutto per la facilità di implementazione.
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