Parità di genere in ambito lavorativo

3 Novembre 2021
Categoria:


Il testo approvato in vista della riforma che dovrebbe interessare tutto il settore, iniziando dall'obbligo di report nelle aziende con almeno 50 addetti.
La Commissione lavoro in sede deliberante ha dato il via libera al disegno di legge che modifica il D. Lgs.198/2006 per le pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo, già approvato dalla Camera lo scorso 13.10.2021.
Il nuovo provvedimento impatta significativamente su un adempimento specifico che finora ha interessato solo i datori di lavoro, pubblici e privati, di maggiori dimensioni: scende infatti da 100 a 50 il numero dei lavoratori superato il quale i datori sono tenuti a inviare con cadenza biennale il rapporto sull’occupazione del personale maschile e femminile. Si nota che, mentre in precedenza la cadenza era "almeno" biennale, ora diventa un appuntamento fisso che impatta anche sulla disciplina degli appalti pubblici. Si ricorda infatti che l’art. 47 del Decreto Semplificazioni dispone l’obbligo, a carico degli operatori economici tenuti alla redazione del rapporto sulla situazione del personale ai sensi dell’art. 46, D. Lgs. 11.04.2006, n. 198, di produrre, a pena di esclusione, al momento della presentazione della domanda di partecipazione o dell’offerta, copia dell’ultimo rapporto redatto, con attestazione della sua conformità a quello trasmesso alle rappresentanze sindacali aziendali e alla consigliera e al consigliere regionale di parità. Ora si prevede che anche le aziende al di sotto della nuova soglia dimensionale hanno facoltà di redigere il rapporto, con le medesime modalità previste per le aziende assoggettate al relativo obbligo.

L'art. 46, c. 1, D. Lgs. 198/2006, Codice delle pari opportunità fra uomo e donna, pone a carico dei datori di lavoro pubblici e privati che occupano più di 100 dipendenti (ora più di 50) l’obbligo di redigere un rapporto “almeno” ogni 2 anni (ora a cadenza biennale fissa) con riferimento alla situazione del personale maschile e femminile, secondo una distinzione in ragione delle singole professionalità e in relazione allo stato e all'andamento delle assunzioni, della formazione, della promozione professionale, dei livelli, dei passaggi di categoria o di qualifica, di qualsiasi altro fenomeno di mobilità, nonché con riguardo agli eventuali interventi della Cassa integrazione guadagni, e al ricorso a licenziamenti, individuali o collettivi, prepensionamenti e pensionamenti, e, infine, per quanto attiene alla retribuzione effettivamente corrisposta.
Per l’attuazione della nuova disciplina è atteso un decreto del Ministro del Lavoro, da emanare, di concerto con il Ministro per le pari opportunità, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge in argomento, riguardante i dati e le informazioni che necessariamente devono essere inseriti nel rapporto e le relative modalità di indicazione e le modalità di accesso al rapporto da parte dei dipendenti e delle rappresentanze sindacali dell'azienda interessata, nel rispetto della tutela dei dati personali, al fine di usufruire della tutela giudiziaria di cui al codice delle pari opportunità. Si amplia, peraltro, l’ambito dei soggetti pubblici ai quali la consigliera o il consigliere regionale di parità deve inviare i risultati elaborati sulla base dell’esame del rapporto e si prevede che il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali pubblichi, in un’apposita sezione del proprio sito internet, l’elenco delle aziende che hanno tramesso il rapporto e di quelle che non l’hanno trasmesso.
Cambia anche il regime sanzionatorio con la possibile sospensione per un anno dei benefici contributivi dell'azienda per i casi in cui l’inottemperanza all’invito, da parte della sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, alla trasmissione del rapporto si protragga per oltre 12 mesi. La previsione era già nel codice delle pari opportunità, ma solo nei casi “più gravi”. Nel caso in cui non si ottemperi all’obbligo di trasmissione nei 60 giorni successivi all’invito, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 516,46 euro a 2.582,28 euro. Inoltre, è demandata all’Ispettorato nazionale del lavoro la verifica della corrispondenza tra i dati del Rapporto e quelli aziendali, con una sanzione amministrativa pecuniaria per i casi di rapporto mendace o incompleto con un minimo di 1.000 euro e un massimo di 5.000 euro.

Come nota positiva si segnala che l’art. 5 della nuova legge prevede per il 2022 uno sgravio contributivo in favore delle aziende private in possesso della certificazione delle politiche. L’esonero è concesso nel limite complessivo di 50 milioni di euro, nonché nel limite, per ogni azienda, di 50.000 euro annui e di un punto percentuale, con riferimento al complesso dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, secondo criteri che saranno stabiliti con decreto del Ministro del lavoro.
In favore delle aziende private che sono in possesso della certificazione nell’anno precedente a quello di riferimento, si prevede il riconoscimento di un punteggio premiale da parte di autorità titolari di fondi europei, nazionali e regionali, di proposte progettuali, ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti. Il possesso della certificazione rientra anche nell’indicazione, da parte delle pubbliche amministrazioni, nei bandi di gara, negli avvisi o negli inviti relativi a procedure per l’acquisizione di servizi, forniture, lavori e opere, dei criteri premiali che le amministrazioni decidono di applicare nella valutazione dell’offerta.
La certificazione è riservata alle aziende, pubbliche e private che, in via obbligatoria o su base volontaria, adottano i rapporti biennali come ora normati e saranno gli attesi decreti ministeriali a stabilire i parametri minimi, con particolare riferimento alla retribuzione corrisposta, alle opportunità di progressione in carriera e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, anche riguardo ai lavoratori occupati di sesso femminile in stato di gravidanza.

Continua a leggere: attiva 3 notizie gratuite, le riceverai via e-mail


Oppure Abbonati e ricevi tutte le notizie di Ratio QuotidianoAbbonati

Articoli Correlati

magnifiercross