Nuovo decreto legge per la tutela delle PMI

9 Febbraio 2024
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Nella Gazzetta Ufficiale, in data 2 febbraio 2024, è stato pubblicato il decreto legge per la tutela delle PMI dell'indotto di grandi aziende in stato di insolvenza e sottoposte ad amministrazione straordinaria. Il decreto legge prevede misure per il sostegno e l’accesso alla liquidità delle aziende coinvolte dalle difficolta dei grandi committenti come contributi a fondo perduto acceso al Fondo di Garanzia, integrazione al reddito dei dipendenti, tassi di interesse agevolati.

Nello specifico, il d.l. prevede quattro forme di sostegno:

  • accesso al Fondo di Garanzia per le imprese che incontrano difficoltà di accesso al credito e che abbiano prodotto negli ultimi due esercizi precedenti la richiesta, almeno il 70 per cento del fatturato nei confronti del committente sottoposto alle procedure straordinarie.
  • Contributi a fondo perduto finalizzati ad abbattere del 50% il tasso di interesse, ai sensi e nei limiti della disciplina europea sugli aiuti di Stato e pari al valore complessivo, attualizzato, della differenza tra interessi calcolati nell’arco dell’intera durata dell’operazione, al tasso contrattuale, e gli interessi determinati applicando un tasso pari al 50 per cento del contrattuale.
  • Possibilità di prededuzione dei crediti vantati dalle imprese o dai cessionari nei confronti di imprese committenti ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria ove riferiti a prestazioni di beni e servizi, strumentali a consentire la funzionalità produttiva degli impianti.
  • Integrazione al reddito per i lavoratori subordinati di datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività in conseguenza della sospensione o riduzione dell’attività lavorativa delle aziende committenti in crisi. Il requisito è costituito dalla mono committenza o prevalenza sulla gestione della piccola o media imprese, esercitata dall’impresa in amministrazione straordinaria . Al fine di garantire continuità aziendale e sicurezza nei luoghi di lavoro, le modalità di sospensione sono individuate con apposito accordo tra le associazioni datoriali e le associazioni sindacali più rappresentative, da stipularsi presso il Ministero del Lavoro.

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