Con il messaggio 2606/2021, l'Istituto nazionale di previdenza sociale ha informato dell'avvio della sperimentazione dell'automazione del processo di lavorazione della NASpI.
In maniera specifica, il nuovo processo porterà in maniera progressiva a concentrare l'intervento degli operatori delle sedi territoriali alle situazioni in cui venga riscontrato dal sistema un disallineamento tra quanto dichiarato dall'utente e quanto risulta nelle banche dati dell'Istituto.
A tal proposito, si potrà fare in modo di dare una certa valorizzazione anche alle risorse umane che potranno impegnarsi ai casi più complessi e alle attività consulenziali; inoltre, si ha lo scopo di ridurre il rischio di errori, in quanto le verifiche vengono svolte automaticamente dal sistema incrociando i dati presenti nei vari archivi di riferimento e si permetterà anche di ottimizzare i tempi di definizione dell'istruttoria e di erogazione della prestazione.
Il nuovo processo prevede che le richieste presentate saranno sottoposte ad una serie di controlli, superati i quali le domande saranno processate automaticamente dal sistema; invece, le rimanenti pratiche saranno rese disponibili in una tabella di dettaglio con l'indicazione della tipologia di controllo non superato, per rendere di facile soluzione la definizione.
Con lo scopo di garantire la continuità del reddito a coloro che richiedono la NASpI, l'Inps procederà con la liquidazione con i dati contributivi e retributivi presenti a sistema delle seguenti tipologie di pratiche, che necessiteranno di un intervento degli operatori di sede territoriale per la determinazione esatta degli importi dovuti: in particolare, si tratta delle domande in cui risulta:
In questa prima fase, il nuovo processo automatizzato sarà rilasciato in via sperimentale per le Sedi di Udine, Cagliari, Taranto, Teramo, Bolzano, Bergamo, Treviso, Olbia; successivamente, all'esito della sperimentazione, l'automazione sarà estesa presso tutto il territorio nazionale.
L'Inps, in ogni caso, invita subito tutte le strutture territoriali ad adottare le iniziative di comunicazione che ritengono opportune per accompagnare l'utenza alla corretta compilazione delle domande; nello specifico, viene ricordato che tutti gli iscritti alla Gestione Separata, anche in assenza di un contratto di collaborazione in vigore e seppur non svolgano, anche da anni, alcuna attività che implichi obbligo di versamento della contribuzione, devono provvedere a comunicare il reddito previsto nell'anno anche se pari a “0”, in quanto l'iscrizione alla Gestione Separata non è soggetta a cancellazione.
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