Il caos aiuti di Stato concederà il bis

17 Dicembre 2021
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Destinata a ripetersi anche nel 2022 la compilazione del modello Redditi del rigo RS401 a causa del mancato recepimento dell'obbligo di inserimento dei dati necessari sul Registro nazionale.
Anche nelle dichiarazioni dei redditi del 2022 i contribuenti che hanno ricevuto contributi a fondo perduto dall’Agenzia delle Entrate dovranno cimentarsi nella compilazione dei prospetti di cui al rigo RS401. Tutto ciò perché l’Agenzia delle Entrate, nella predisposizione delle istanze per l’accesso ai fondi perduto del 2021, non ha inserito le informazioni necessarie (a se stessa) per il caricamento di questi aiuti di Stato nel Registro nazionale degli aiuti.
Le informazioni in oggetto sono quelle che hanno costretto i contribuenti alla compilazione del prospetto degli aiuti nel modello Redditi 2021.
Basta scorrere le ultime istanze di accesso ai contributi a fondo perduto, approvate recentemente con distinti provvedimenti del direttore dell’Agenzia delle Entrate, per capire che la querelle di quest’anno sarà fatalmente destinata a ripetersi. Le domande in oggetto sono quella per l’accesso al c.d. contributo perequativo e quella per la richiesta del fondo perduto per le attività chiuse. Come per tutte le altre domande di accesso ai contributi a fondo perduto approvate nell’anno 2021, non sono presenti i famigerati dati necessari all’Agenzia delle Entrate per l’inserimento dell’aiuto di Stato nel Registro Nazionale.
Si è persa, per l’ennesima volta, un’occasione di semplificazione a favore dei contribuenti.

Le polemiche che hanno caratterizzato l’ultima stagione dichiarativa, sfociate nelle proteste dei contribuenti e dei professionisti, giustamente irritati dalla necessità di dover ripetere nel modello Redditi le informazioni su contributi erogati dalla stessa Agenzia delle Entrate, non hanno evidentemente indotto l’Amministrazione Finanziaria a evitare di ripetere l’errore. Nemmeno l’intervento dei Garanti dei contribuenti, da più parti sollecitati, ha suscitato nell’Agenzia delle Entrate la volontà di adoperarsi affinché le richieste di tali dati, in buona parte già in possesso del Fisco, non si ripetessero anche nella prossima stagione dichiarativa.
Nei modelli di accesso ai contributi a fondo perduto del 2021, infatti, mancano i seguenti riferimenti:

  • codice attività (Ateco) del soggetto richiedente;
  • dimensione dell’impresa secondo la definizione contenuta nella raccomandazione 2003/361/CE della Commissione Europea del 6.05.2003;
  • forma giuridica del contribuente secondo la codifica richiesta dal RNA;
  • tipologia del costo sostenuto.

L’unica informazione aggiunta negli ultimi modelli (ad esempio in quello per il c.d. fondo perequativo) è quella relativa al settore di attività al quale appartiene il contribuente istante.

Dicevamo che le richieste di semplificazione della compilazione dei modelli Redditi sono cadute nel vuoto. Di conseguenza, tutti coloro che nel corso dell’anno 2021 hanno richiesto (e ottenuto) uno o più dei contributi a fondo perduto previsti dalle normative d'emergenza, compreso gli ultimi 2 ai quali si è più volte fatto riferimento, dovranno ora prepararsi nuovamente a inserire tali informazioni nel rigo RS401 del modello Redditi 2022.
Difficile capire perché l’Agenzia delle Entrate non abbia previsto l’indicazione di queste informazioni nei modelli di accesso ai nuovi contributi a fondo perduto.
Con poche caselle, così come avvenuto per l’indicazione del settore di appartenenza del richiedente, si sarebbe risolto il problema alla radice, senza rimandare il tutto alla dichiarazione dei redditi.

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