Il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze, tramite il consueto bollettino mensile, ha comunicato i dati relativi alle entrate tributarie aggiornate al mese di ottobre.
Nei primi 10 mesi dell’anno, si registra una crescita del 5,8 per cento, per un incremento complessivo di oltre 23 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Da gennaio a ottobre 2023, infatti, le entrate tributarie erariali accertate ammontano in base al criterio della competenza giuridica a 434,6 miliardi di euro. In particolare nel mese di ottobre, le entrate tributarie sono state pari a 41,5 miliardi di euro, una crescita del 12,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022, con una variazione positiva soprattutto delle imposte dirette.
Il Ministero, però, fa presente anche che a partire dal 2023 sono state introdotte alcune modifiche ai criteri di registrazione dei capitoli di bilancio tra le entrate tributarie e quelle extra-tributarie.
Entrate tributarie, dati MEF gennaio-ottobre 2023: le imposte dirette
Nel periodo compreso tra gennaio e ottobre 2023 il bollettino mostra una crescita delle entrate derivanti dalle imposte dirette, aumentate di 17,8 miliardi di euro e nel complesso si registrano entrate per 244,8 miliardi di euro, con un aumento del 7,9 per cento.
Il gettito IRPEF si è attestato a 179,9 miliardi di euro, con un aumento di oltre 13 miliardi di euro, pari all’8,2 per cento. La crescita è dovuta principalmente all’effetto delle ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato (5,1 miliardi, più 7,1 per cento), anche se aumentano tutte le tipologie di ritenute.
Anche l’IRES ha fatto registrare una variazione positiva, del 15,7 per cento, per un totale di 4,2 miliardi di euro in più nelle casse dello Stato.
In crescita, poi, il gettito dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione TFR versata dai sostituti d’imposta (più 597 milioni di euro, più 104,9 per cento), il cui saldo, per l’anno di imposta 2022, è strettamente legato all’inflazione registrata lo scorso anno.
Si registra, invece, una variazione negativa per quanto riguarda il gettito derivante dall’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze, che ha registrato una contrazione di 2,2 miliardi di euro (meno 77,7 per cento) dovuta ai risultati del risparmio gestito nel 2022 rispetto al 2021.
Entrate tributarie, dati MEF gennaio-ottobre 2023: le imposte indirette
Meno pronunciata la crescita registrata per le imposte indirette, il cui incasso ammonta a circa 190 miliardi di euro. Circa 6 miliardi in più di entrate per lo Stato rispetto allo scorso anno, con un aumento che in percentuale vale il 3,2 per cento.
Aumentano le entrate derivanti dall’IVA, dell’1,7 per cento, per un totale di 2,2 miliardi di euro.
L’andamento del gettito dell’IVA relativo agli scambi interni risulta in crescita del 4,1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. Questi andamenti, sottolinea il Ministero, non tengono conto dei flussi derivanti dallo split payment che rappresentano una componente indistinta dell’IVA sugli scambi interni e quindi non imputabile ai singoli settori di attività economica.
Rispetto alla variazione positiva dell’IVA, fa registrare un calo, invece, l’imposta di bollo. Le relative entrate si sono ridotte del 12,3 per cento.
In calo anche l’imposta sulle assicurazioni (meno 2,7 per cento), mentre hanno registrato andamenti positivi l’imposta di registro (più 0,5 per cento) e l’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (più 36,0 per cento).
Infine, le entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo, infine, mostrano una lieve diminuzione dello 0,1 per cento, pari a 11 milioni di euro.
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