Decreto Sostegni ter, il 2022 comincia con un’ulteriore tornata di aiuti e di misure contro il caro bollette: rispetto al passato le risorse a disposizione sono molto più esigue, si parla di 1,6 miliardi di ristori, ma i fronti su cui intervenire sono ancora tanti e il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri il 21 gennaio nasce dalle esigenze dettate dall’attualità.
Dal turismo allo sport, fino ad arrivare alla moda e a tutte quelle attività che restano chiuse fino al 31 gennaio, come discoteche e sale da ballo, si interviene ancora una volta a supporto dei settori che maggiormente risentono della pandemia.
Allo stesso tempo la crescita del costo dell’energia impone una nuova e concreta azione contro il caro bollette.
u questi due pilastri si articola il Decreto Sostegni ter, un ennesimo provvedimento emergenziale, che prevede anche una sorpresa sul fronte del Fisco: con una nuova norma antifrode non sarà più possibile procedere con più di una cessione del credito relativo al Superbonus e ad altri bonus casa.
Le principali novità contenute nella bozza del Decreto in attesa di conferma con l’arrivo del testo ufficiale:
Decreto Sostegni ter, contributi a fondo perduto per le attività chiuse
Ad aprire la bozza del Decreto Sostegni ter, su cui si attende conferma definitiva, è una nuova tornata di contributi a fondo perduto per le attività chiuse fino al 31 gennaio 2022 per effetto delle restrizioni introdotte con il Decreto Natale.
Viene rifinanziata la misura prevista dal DL n. 73/2021: i beneficiari della prima platea di destinatari hanno potuto richiedere gli aiuti previsti entro la scadenza del 21 dicembre scorso. A distanza di un mese viene prevista una nuova tranche con una modifca requisiti di accesso.
Viene, inoltre, approvata una sospensione dei versamenti IVA e delle ritenute per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, con il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato, le cui attività sono vietate o sospese fino al 31 gennaio 2022.
In stand by i seguenti termini:
Decreto Sostegni ter, contributi a fondo perduto per le attività di commercio al dettaglio
Destinatarie degli aiuti previsti dal Decreto Sostegni ter sono anche le attività di commercio al dettaglio a cui è dedicato un apposito Fondo con una dotazione che dovrebbe essere pari a 200 milioni di euro.
La platea di beneficiari, come già accaduto in passato, viene individuata tramite specifici Codici ATECO.
E inoltre per poter beneficiare degli aiuti previsti, le imprese devono presentare un ammontare di ricavi riferito al 2019 non superiore a 2 milioni di euro e aver subito una riduzione del fatturato nel 2021 pari ad almeno il trenta per cento rispetto al 2019.
Stando a quanto previsto dal testo in bozze, la gestione della misura è affidata al Ministero dello Sviluppo Economico. Ed è al MISE, quindi, che dovrà essere inviata la domanda per ottenere gli importi.
Le modalità di calcolo, invece, riprendono un meccanismo già utilizzato: stando alla bozza in circolazione, la cifra a cui si ha diritto si ottiene applicando una delle percentuali riassunte in tabella pari alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021 e quello del 2019.
Decreto Sostegni ter, contributi a fondo perduto e altri aiuti per ristorazione, eventi e moda
Ristori sono previsti anche per parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici. La dotazione dovrebbe essere pari a 20 milioni di euro.
I contributi a fondo perduto previsti per il wedding, l’intrattenimento e il settore dell’Hotellerie-Restaurant-Catering del Decreto Sostegni bis vengono estesi ad altri codici ATECO tra cui anche coloro che effettuano servizi di ristorazione mobile.
Di seguito gli interessati:
Si riconferma per un altro anno e per altri 150 milioni di euro il bonus moda a cui le imprese hanno diritto per le rimanenze di magazzino.
Anche allo sport sono destinate parte delle risorse del Decreto Sostegni ter che conferma e amplia la portata di una serie di aiuti e ristori già previsti dai precedenti provvedimenti emergenziali.
L’altro pilastro del Decreto Sostegni ter riguarda l’intervento contro il caro bollette.
Tra le principali novità si rafforza e si integra quanto già previsto dalla Legge di Bilancio 2022.
Si introduce un credito d’imposta pari al 20 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2022 alle imprese a forte consumo di energia elettrica, i cui costi per kWh della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media dell’ultimo trimestre 2021 ed al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, hanno subìto un incremento del costo per KWh superiore al 30 per cento relativo al medesimo periodo dell’anno 2019. Viene inoltre introdotto, dal 1° febbraio al 31 dicembre 2022, un meccanismo di compensazione sul prezzo dell’energia prodotta da impianti a fonti rinnovabili per ridurre in parte gli oneri di sistema sulle bollette.
Decreto Sostegni ter, interventi anche su Superbonus e bonus casa: stop alla cessione del credito multipla
A sorpresa nella bozza del testo del Decreto Sostegni ter, approvato in Consiglio dei Ministri il 21 gennaio 2022, entra anche una nuova norma antifrode sul fronte del Superbonus e degli altri bonus casa.
Si può procedere con la cessione del credito una sola volta e non più a cascata, come accade con le regole in vigore fino all’introduzione di questa novità.
I crediti che alla data del 7 febbraio 2022 sono stati precedentemente oggetto di cessione possono essere ceduti ulteriormente solo una volta ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
Per la conferma su tutte le novità è necessario, in ogni caso, attendere il testo ufficiale del Decreto Sostegni ter.
Fonte: Redazione TFDC
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