La novità è in particolare contenuta in un emendamento della maggioranza al decreto Omnibus, approvato in Commissione al Senato, che prevede l’avvio di un ravvedimento speciale in caso di adesione al concordato preventivo biennale.
La flat tax per regolarizzare le omissioni dichiarative è pari al:
La sanatoria riguarda anche l’IRAP, dovuta nella misura fissa del 3,9 per cento.
A rendere ancora più vantaggiosa l’adesione al concordato, e alla nuova pace fiscale, è la previsione di una riduzione della base imponibile sulla quale applicare le diverse percentuali di flat tax. Nel dettaglio, l’emendamento approvato prevede che la base di calcolo dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali è costituita dalla differenza tra il reddito d’impresa o di lavoro autonomo già dichiarato in ciascuna annualità e l’incremento dello stesso calcolato nella misura del:
Alle regole previste per il quinquennio 2018-2022 si affiancano quelle ancor più vantaggiose che si punta per gli anni dell’emergenza Covid. In caso di dichiarazione di redditi omessi relativi all’annualità 2020 e 2021, l’imposta sostitutiva dovuta verrebbe ridotta ulteriormente del 30 per cento. Alla pace fiscale si affianca in ogni caso un allungamento dei termini di decadenza per l’accertamento: per quelli in scadenza dal 31 dicembre 2024 al 31 dicembre 2026, viene prevista la proroga di un anno e quindi fino al 31 dicembre 2027.
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