Quest’anno i lavoratori hanno potuto beneficiare di molte misure in busta paga, comportando stipendi più alti del solito. Pertanto, ci si chiede quali di queste misure verranno confermate anche per il 2025. Sicuramente, dopo il periodo estivo, il Governo inizierà a lavorare sulla prossima legge di bilancio, quindi è ancora presto per averne la certezza.

La prima misura da considerare è lo sgravio contributivo che si applica ai redditi fino a 35.000 euro. Lo sgravio contributivo aumenta lo stipendio fino al 100 euro netti al mese, perché riduce l’aliquota a carico del lavoratore dipendente, a differenza di quella del datore di lavoro che non viene toccata dalla misura. L’aliquota a carico del dipendente è pari al 9,19% per il settore privato ed è pari all’8,80% per il settore pubblico.
Le intenzioni del Governo in proposito sono positive e si presume sarà rifinanziato con la prossima legge di bilancio.

La seconda misura tiene conto del taglio dell’Irpef. Nel 2024, infatti, le aliquote hanno subito un cambiamento molto importante, in quanto il secondo scaglione è stato accorpato al primo con un’imposta al 23%.
Si tratta di una misura decisamente meno conveniente per i lavoratori interessati, ma molto onerosa per il Governo.

La terza e ultima misura ha dato una svolta alle buste paga è il bonus mamme lavoratrici. Si ricorda che:

• Per le mamme lavoratrici con due figli di cui almeno uno di età inferiore a 10 anni, il bonus si applica fino al 31 dicembre 2024;
• Per le mamme lavoratrici con almeno tre figli, di cui almeno uno minorenne, il bonus si applica fino al 31 dicembre 2026.

Si vocifera che la misura potrebbe essere rinnovata in favore delle lavoratrici con due figli. Ma sul bonus mamme, non si ha così tanta sicurezza circa una sua proroga.

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