Sono diversi gli emendamenti approvati dalla Commissione Affari costituzionali e Bilancio della Camera al testo della legge di conversione del decreto Milleproroghe. Tra le misure, è stata approvata la proroga in merito alla possibilità di cumulo tra il bonus ristrutturazione e l’ecobonus, con i contributi regionali.
La proroga allunga fino al 31 dicembre 2026 il periodo in cui potranno essere cumulabili le agevolazioni che rientrano nel bonus ristrutturazione e nell’ecobonus, con i contributi regionali.
Nello specifico il testo prevede che: “si considera ammessa ad agevolazione fiscale anche la parte di spesa a fronte della quale sia concesso altro contributo dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano, a condizione che tale contributo sia cumulabile, ai sensi delle disposizioni che lo regolano, con le agevolazioni fiscali.”
Un limite alla cumulabilità, quindi, potrebbe essere previsto nella legge regionale che prevede il contributo stesso. Per poter ottenere il cumulo si dovrà, quindi, verificare per prima cosa le regole previste per il contributo locale.
Inoltre, è previsto un tetto massimo anche agli importi che possono rientrare nelle agevolazioni. L’articolo 7 del decreto Bollette 2023, stabilisce, infatti, quanto di seguito riportato: “In ogni caso la somma dell’agevolazione fiscale e del contributo non deve eccedere il 100 per cento della spesa ammissibile all’agevolazione o al contributo.”
Nel complesso, quindi, sommando l’importo del bonus ristrutturazioni o dell’Econonus e quello previsto a titolo di contributo regionale, non si può superare il 100 per cento della somma ammissibile all’agevolazione o al contributo.
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