Aumenti degli importi pensionistici 2024

22 Settembre 2023
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Il Governo sta lavorando ad alcuni interventi sulle pensioni 2024. Entro il 20 novembre verrà determinata, con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni. Dopodiché gli assegni andranno adeguati al nuovo indice.

Esempi di aumenti degli importi pensionistici

Alla luce dell’indice definitivo riferito alla rivalutazione del 2023 (portato all’8,1%) sia della rivalutazione che interesserà il 2024, si riporta un esempio di aumenti degli importi pensionistici.

  • Pensione di 1.000 euro: se la rivalutazione provvisoria del 7,3% ha portato un aumento di 73 euro, con la rivalutazione definitiva dell’8,1% si passa a 81 euro. Quindi ci sarà col conguaglio un prossimo aumento di 8 euro. L’importo diventerà quindi di 1.081 euro.
  • Pensione di 1.600 euro: se la rivalutazione provvisoria del 7,3% ha portato un aumento di 116,8 euro, con la rivalutazione definitiva dell’8,1% passa a 129,60 euro. Quindi ci sarò col conguaglio un prossimo aumento di 12,80 euro. L’importo pensione diventa 1.729,60.

In merito alla rivalutazione che interesserà il 2024 (si presume del 6%), si riportano gli esempi:

  • Pensione di 1.081 euro: con la rivalutazione provvisoria del 6% ci sarebbe un incremento di 64,86 euro. L’Importo della pensione 2024 diventerebbe di 1.145,86 euro.
  • Pensione di 1.729,60: con la rivalutazione provvisoria del 6% ci sarebbe un incremento di 103,70 euro. L’importo pensione diventerebbe quindi di 1833,30 euro.

Altri interventi sulle pensioni

Per quanto riguarda le pensioni minime sono fissate a 600 euro ma le intenzioni sono quelle di aumentarle a 1000 euro. Anche in questo caso ci troviamo di fronte al solito problema della ristrettezza finanziaria, di conseguenza l'obiettivo allo stato attuale sembrerebbe di provare ad aumentare la quota ad almeno 650-670 euro.

Invece, in merito a chi percepiva un assegno oltre quattro volte superiore il minimo, anche quest’anno le rivalutazioni sono state bloccate. Se ci sarà la conferma, la rivalutazione per recuperare l’inflazione sarà erogata al 100% a chi percepisce una pensione fino al minimo Inps, attestato sui 2.254,93 euro lordi. Per coloro che invece percepiscono assegni che vanno oltre il minimo, le pensioni saranno rivalutate con importi ridotti. La rivalutazione sarà, nello specifico, ridotta all’85% per le pensioni tra le 4 e le 5 volte superiori al minimo, e al 32% per le pensioni superiori fino a dieci volte l’importo minimo.

In definitiva arrivano buone notizie per i pensionati che per stare al passo con il caro vita, le pensioni subiranno ulteriori aumenti.

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