Tra le misure a sostegno dell'economia introdotte dal D.L. 104/2020, emergono 2 contributi a fondo perduto, introdotti dagli artt. 58 e 59, il primo per il settore ristorazione e il secondo per le attività economiche dei centri storici.
L'art. 58 del Decreto Agosto (D.L. 104/2020) introduce un contributo a fondo perduto rivolto alle attività di:
- ristorazione con somministrazione (56.10.11);
- mense (56.29.10);
- catering continuativo su base contrattuale (ossia la fornitura di pasti preparati per imprese di trasporto, ospedali, scuole, ecc. 56.29.20).
Il contributo viene erogato alle imprese in attività al 15.08.2020, per l'acquisto di prodotti, inclusi vitivinicoli, agricoli e alimentari.
Spetta a condizione che l'ammontare di fatturato e corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai 3/4 di fatturato e corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2019. In altre parole, se il fatturato medio del quadrimestre 2019 è 30.000 euro, il fatturato medio del quadrimestre 2020 (per fruire del contributo) deve essere sotto i 22.500 euro.
Tale verifica di fatturato non va effettuata per le newco 2019 (così come rettificato nella versione corrente).
Il contributo viene erogato in 2 tranche:
- mediante pagamento di un anticipo del 90% dell'importo, all'accettazione della domanda per il bonus a fronte della presentazione dei documenti fiscali che certificano gli acquisti (anche non quietanzati) e dell'autocertificazione del possesso dei requisiti per accedere e del rispetto delle leggi antimafia (art. 67 D.Lgs. 159/2011);
- mediante pagamento dell'ulteriore 10% a seguito della presentazione delle quietanze di pagamento con modalità tracciabili.
Come accedere quindi a questo contributo? Il ristorante (o mensa o catering) deve registrarsi nella piattaforma digitale detta “piattaforma della ristorazione” che sarà messa a disposizione dal concessionario convenzionato prescelto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; in alternativa, è anche possibile recarsi direttamente presso gli sportelli del concessionario.
Il ristorante per il riconoscimento del beneficio dovrà versare un importo stabilito con decreto da emanarsi entro il 14.09.2020, che prevederà anche i criteri di attribuzione del beneficio.
Sempre entro il 14.09 il suddetto Ministero in concerto col MEF emanerà un decreto per stabilire criteri, modalità e ammontare del contributo.
Per concludere, il contributo non concorre alla formazione del reddito ai fini delle dirette e dell'Irap e non rileva ai fini del calcolo degli interessi passivi.
L'art. 59, invece, istituisce un contributo a fondo perduto per i soggetti che esercitano attività d'impresa di vendita di beni o servizi al pubblico nelle zone A, ossia i centri storici (ed equipollenti) dei Comuni capoluogo di Provincia (o città metropolitane) che abbiano registrato presenze turistiche estere:
- per i Comuni capoluogo di Provincia: in numero almeno 3 volte superiore ai residenti;
- per i Comuni capoluogo di città metropolitana: in numero maggiore o uguale a quello dei residenti.
A titolo esemplificativo rientrano: Venezia, Verona, Bologna, Padova, Rimini, Bergamo, Milano, Roma, ecc.
Il contributo, inoltre, spetta a condizione che il fatturato e corrispettivi di giugno 2020 sia inferiore ai 2/3 del fatturato e corrispettivi di giugno 2019.
Come si determina il contributo? Alla differenza dei 2 mesi di giugno sopra citati si applica la percentuale del:
- 15% fino a ricavi/compensi fino a 400.000 nel 2019;
- 10% tra 400.000 e 1 milione;
- 5% per valori superiori al milione.
L'importo minimo del contributo è di 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 per i soggetti diversi (anche per coloro che hanno iniziato l'attività a partire dal 1.07.2019) e l'importo massimo è di 150.000 euro.
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