Entro il 2 dicembre 2024, in quanto il 30 novembre cade di sabato, scade il pagamento della seconda o ultima rata dell’acconto Irpef, Ires, Irap e relative addizionali nonché delle imposte sostitutive e delle imposte patrimoniali su immobili e attività finanziarie detenute all’estero.

Il calcolo dell’acconto delle imposte va effettuato in base al:

• il metodo storico
• il metodo previsionale, nel caso in cui per l’anno in corso si presume un risultato economico inferiore rispetto all’anno precedente

I versamenti Irpef o Ires avvengono in 2 fasi:

• il saldo relativo all’anno oggetto della dichiarazione
• acconto per l’anno successivo, che si paga in due rate a seconda dell’importo.

In merito ai versamenti delle persone fisiche, la scadenza per l’eventuale seconda o unica rata di acconto è segnata al 2 dicembre 2024, poiché il 30 novembre cade di sabato.

Quest’anno, oltre ai casi ordinari di versamenti delle imposte, vi sono anche quelli relativi alle adesioni al Patto col Fisco, misura agevolativa denominata Concordato Preventivo Biennale.

La misura relativa a tali soggetti che hanno aderito al CPB (soggetti ISA e forfettari), l’acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap relative ai periodi oggetto di concordato, è calcolato secondo le regole ordinarie, tenendo conto dei redditi e del valore della produzione netta concordati.

In sede di ingresso al Concordato Preventivo Biennale, all’ acconto 2024, per chi aderisce al biennio 2024-2025, è possibile applicare il criterio storico. In questo caso, va applicata un’apposita maggiorazione se il reddito concordato è maggiore rispetto al reddito 2023. Invece, se si applica il criterio previsionale, la maggiorazione non è dovuta.

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